Esiste un virus contagioso che ci fa passare le nostre giornate mettendo al centro noi stessi, e le nostre opere, con il desiderio, esplicito o implicito, di meritarsi un premio dagli altri o da Dio. La Quaresima è la migliore medicina a questo virus, perché ci fa domanda: a cosa saresti disposto a rinunciare pur di non perdere ciò che ami? La Quaresima non è il tempo per guadagnare punti con alcune opere, ma è il tempo di guardare a Gesù che, per amare fino in fondo il Padre e i suoi discepoli, accettò anche la croce!
Ci sono tanti modi per fare il nostro dovere come cittadini: uno molto urgente è quello della partecipazione consapevole al voto! Tra i tanti articoli di questi giorni segnalo una “piccola guida per elettori confusi” proposta dai gesuiti italiani, che in poche pagine fa il punto della situazione.
http://www.aggiornamentisociali.it/articoli/politiche-2018-piccola-guida-per-elettori-confusi/
«Il peggiore analfabeta
è l’analfabeta politico.
Egli non sente, non parla,
nè s’importa degli avvenimenti politici.
Egli non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina,
dell’affitto, delle scarpe e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche. (Bertolt Brecht)
Fermiamoci 1 minuto e immaginiamo come sarebbe diverso il mondo se tutti mantenessimo le promesse! Le cacce di ieri per il branco e il reparto sono state “promettenti”, con tanti bambini e ragazzi che hanno fatto le loro promesse. Ma cosa vuol dire pro-mettere? Come “pro-gettare”, “pro-vocare”, “pro-seguire”, la parola ci invita a guardare avanti, a non fermarci sull’oggi, ma a pensarci già nel futuro. Di solito promettiamo qualcosa quando siamo felici, sapendo che non tutti i giorni saranno ugualmente belli, e per questo sentiamo il bisogno di mettere in “cassaforte” la gioia del presente perché ci sostenga giorno dopo giorno fino alla “terra promessa“, il Paradiso!
Bambino: cosa significa “vi farò pescatori di uomini?”
Baloo: “significa che i discepoli di Gesù possono salvare le persone dal male e dalla morte, rappresentati dal mare profondo”.
Guardando questo video ho capito meglio cosa voleva dire Gesù.
Gesù non aveva una casa propria, si continuava a spostare e si fermava dove veniva accolto, e in quei luoghi annunciava il Regno di Dio e guariva gli ammalati. La sua abitazione era il mondo, perchè tutto il mondo gli ricordava suo Padre, creatore di ogni cosa. Sentiamo anche noi di far parte di un mondo più grande delle nostre abitazioni, facciamoci vicini di chi ha dovuto cambiare paese così che tutti possano “sentirsi a casa”, e il nostro ambiente, la nostra casa comune, possa essere maggiormente rispettato! 
Beato chi è contento per qualcosa che non ha ancora, ma che sa di avere in futuro…gioisce 2 volte!
Beato chi è contento di incontrare qualcuno che non è ancora tornato, ma il cui ricordo lo riempie già di commozione e sorpresa… sarà felice in eterno!
Suggerimento di un lupetto durante l’uscita dei passaggi a un cucciolo che stava per essere accolto nel branco: ” N., sei molto simpatico ma potresti aprirti un pò di più, come fanno gli altri. Ma vedrai, tra un mese, o al massimo tra un mese e qualche giorno, saprai aprirti anche tu!”
Viva la spontaneità dei bambini!
Due eventi hanno caratterizzato il fine settimana scout: la raccolta delle coperte e degli abiti delle uniformi. Due attività diverse per scopo e modalità, ma entrambe utili per ricordarci che anche le cose devono avere una “seconda possibilità”. Contro la cultura dello scarto, applichiamo le regole imparate in famiglia per cui il più grande passa le cose al più piccolo. D’altra parte, non siamo forse amici di tutti e fratelli di ogni guida e scout?
Una cosa fatta a mano conserva qualcosa di colui che l’ha creata: le sue impronte digitali, il suo stile, la sua creatività; il lavoro manuale mette alla prova noi stessi e ci fa assomigliare di più al Creatore. Baden Powell ci ricorda che Dio si può conoscere leggendo il grande libro della natura, perché ogni cosa è fatta con sapienza. Nella Bibbia si dice che Dio parla e le cose esistono , ma per ogni uomo e donna che nascono Dio non si accontenta di parlare, preferisce impastare con le sue mani la terra di cui siamo fatti, per darci la sua stessa forma!
Anche nei fine settimana di riposo si possono fare tante buone azioni!
