Al Lunedì propongo una piccolo spunto di riflessione liberamente ispirato a quanto avvenuto nel fine settimana; oggi il tema è quello dei “passaggi”.
A calcio chi non passa mai la palla è un egoista ed è chiamato “veneziano”; se invece una squadra non sbaglia i passaggi, di solito vince! I ragazzi che cambiano unità lasciano qualcosa e qualcuno, e si fidano di una nuova proposta ancora sconosciuta, ma già invitante. Qualcuno non sarà più del nostro gruppo: a loro auguro di non smettere di giocare, che è un diritto fondamentale del bambino, ma anche di chi bambino non è più. I capi che “passano”, cioè cambiano unità, riconoscono di fare parte di una “squadra” più grande, il Rm65, con i suoi diversi bisogni; i capi che sono usciti, desiderano mettersi ancora a servizio in questo mondo.
E’ proprio vero, come diceva una brava suora, che “sem ki di passagio” (in italiano: “siamo qui di passaggio”).
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